La filosofia osteopatica è la struttura che fa da fondamenta alla medicina osteopatica, professione sanitaria praticata ormai in tutto il mondo occidentale. Nasce dagli studi e dalle idee di A. Still, deciso a separarsi dalla pratica medica attuata a metà del 1800, ritenuta da Still troppo distaccata e inadeguata poiché focalizzata esclusivamente sulla malattia della persona, senza una ricerca di ciò che avrebbe portato alla salute del paziente.
Negli anni Still elaborò i principi base su cui fondare tutta la sua pratica osteopatica; quattro principi che presi nel loro insieme avrebbero potuto indirizzare gli studenti della sua scuola a una comprensione profonda della sua idea di medicina moderna. Eccoli qui elencati:
- Il corpo è un’unità. La persona è un’unità di corpo, mente e spirito.
- Il corpo è capace di autoregolazione, autoguarigione e di conservazione della salute.
- La struttura e la funzione sono in relazione reciproca.
- Una terapia razionale poggia sulla comprensione dei principi base dell’unità di corpo, dell’autoregolazione e dell’interrelazione di struttura e funzione.
Unità di corpo
La persona è un’insieme di sistemi fisiologici, anatomici e psicosociali collegati tra loro che rendono il corpo un’unità. La separazione a scopo diagnostico o curativo della medicina classica risulta spesso superficiale. Dal punto di vista anatomico ogni struttura è avvolta da tessuto connettivo o fascia, che fa da collegamento tra i vari distretti corporei. Inoltre ci sono i sistemi nervoso e circolatorio, che consentono la sinergia tra delle funzioni corporee facilitando la comunicazione e interazione tra i vari apparati del corpo. È attraverso la comprensione del principio fondamentale dell’unità del corpo che l’osteopata è in grado di valutare e curare il paziente nella sua interezza e nel contesto della sua vita.
Autoregolazione, autoguarigione e conservazione della salute
Partiamo da una frase di Still: “il corpo umano contiene al suo interno la capacità di guarire. Se questa capacità viene riconosciuta e normalizzata si può sia prevenire che curare la malattia”.
La salute deriva quindi dalla naturale capacità di ognuno di noi di affrontare gli stimoli ambientali esterni e interni. Avere un corpo sano e uno spirito forte che ci permette di reagire agli stress più o meno gravi che dobbiamo affrontare nel corso della quotidianità, definisce il nostro stato di salute. L’osteopatia fece emergere la necessità di una focalizzazione della medicina sull’aspetto della prevenzione. Se utilizzi la naturale capacità del corpo di tendere alla maggior salute possibile, potrai avere come risultato una notevole riduzione del numero di fenomeni patologici che affliggono la persona. La malattia spesso è il risultato della scarsa capacità del corpo di compensare agli eventi nocivi che capitano nel percorso di ognuno di noi. L’osteopata, tramite la manipolazione, è la persona che riesce a mantenere più alta la capacità del corpo di poter compensare agli eventi avversi.
Interrelazione di struttura e funzione
Possiamo attribuire a Still la prima idea di utilizzo del concetto di correlazione di struttura-funzione. Nella medicina moderna si è diventati sempre più consapevoli di quanto sia artificiale separare lo studio della struttura da quello della funzione.
Questo principio è importante perché mette al primo posto il sistema muscoloscheletrico. Dove c’è armonia ed equilibrio tra ossa e muscoli, allora c’è la massima espressione della salute. Spesso le tensioni anomale caricano il sistema muscolo-scheletrico provocando delle asimmetrie che si riflettono sul movimento delle articolazioni, evocando dopo qualche tempo un sintomo dolorifico. La risposta a questo concetto è la terapia manuale, con lo scopo di mantenere il perfetto equilibrio tensivo tra i distretti e, di conseguenza, la massima espressione della funzione di quello stesso distretto.
Comprensione e utilizzo dei principi di unità, autoguarigione e interrelazione struttura-funzione
Still conclude i suoi principi affermando che il trattamento osteopatico deve basarsi sulla comprensione e applicazione dei principi elencati precedentemente. Se il medico osteopatico applica questi principi allora è in grado di inquadrare lo stato di salute della persona e procedere poi con il trattamento specifico per ripristinare l’armonia del corpo. Gli studi alla base di ogni medico osteopata sono gli stessi della medicina tradizionale. È fondamentale la presenza di un bagaglio di conoscenze mediche per poter praticare l’osteopatia; materie come anatomia, fisiologia, fisiopatologia, biochimica, embriologia sono studiate profondamente per poter avere un quadro completo e fornire le giuste terapie al paziente.
Abbiamo fatto una panoramica su quelli che sono i principi filosofici che sono nati e che hanno permesso l’evolversi dell’osteopatia. Ad oggi c’è stata un’evoluzione importante che ha portato gli osteopati di tutto il mondo a ricercare un approccio più “evidence-based”, discostandosi dalla visione filosofica, per una più scientifica.